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Mostra Personale “ONDE DI MONTAGNA” di Susanna Montagna
dal 20 al 25 luglio presso Palazzo Collacchioni a Capalbio
A cura di Studio MOCA di Roma e con il Patrocinio del Comune di Capalbio
Allestimento del chiostro a cura della Bottega del Camaleonte
Dal 20 al 25 luglio si svolgera’ presso Palazzo Collacchioni a Capalbio, la mostra personale ” Onde di Montagna ” di Susanna Montagna, già conosciuta per aver partecipato a numerose collettive e personali ( Biblioteca Angelica, Ambasciata della Repubblica araba d’Egitto, Camera dei Deputati, Palazzo della Cancelleria,Arte Borgo Gallery). La mostra verrà inaugurata sabato 20 luglio alle ore 19.00 e a seguire l’artista sarà protagonista di una sua performance, una session riguardante la conclusione di una sua opera. Conosciuta come la ” pittrice di onde ”, Susanna Montagna ha ultimamente partecipato alla scenografia in movie-motion di Antonija Pacek, sia all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che al Teatro Dal Verme di Milano. Il mare è protagonista indiscusso di una serie di opere che rappresentano onde giganti materiche. L’abilità dell’artista sta nel saper riproporre un unico soggetto senza mai cadere nella monotonia. La sua tecnica pittorica che mescola sabbia, cemento, stucco con pigmenti puri, conferisce all’insieme una resa poetica di forte impatto che arriva per assurdo a riprodurre il suono di quelle onde. Onde dove si può dimenticare il tempo che passa e valorizzare al meglio l’istante. Per l’artista il passato è passato, il futuro sarà futuro, quindi il presente è una continua onda, da vivere qui ed ora. L’onda è vita, arriva s’infrange e poi ricomincia a ripetizione il suo percorso. La vita è una continua onda, è una rincorsa verso il tempo che scorre. Susanna Montagna ha una sua propria visione della vita: la vita va vista a ” pancia in su ”, dentro un turbinio di onde dove il mondo ci appare ”sottosopra”, niente è in ordine: siamo noi a scegliere. Per questo motivo l’artista si firma al contrario.
L’onda creativa
La creatività è un’onda che ti trasporta altrove, magari su un’isola deserta, dove diventi uno scrittore ispirato dal rumore del vento o sulla vetta di una montagna per poter dipingere il movimento del mare, finanche nel caos di una città dove impari a isolarti dal caos, perché tu stesso sei quel caos che genera stupore e interesse. La creatività è un dono con cui si nasce, non si acquisisce, un po’ come l’eleganza, ed è una sensazione tutta speciale che solo chi la vive sa riconoscere. L’onda creativa è potente, inarrestabile, per qualche verso tiranna, perché ti fa cavalcare fino a consumarti, ma nello stesso tempo ti concede energia e passione nel creare e non esiste confine per dove ti può condurre. Ed è grazie a quest’onda che le persone s’incontrano, entrando in una sorta di cerchio magico, dove tutto diventa possibile e le coincidenze sembrano prendere il nome di destino e ogni dettaglio, per quanto possa apparire insignificante, ha una propria chiave di lettura e nulla è casuale, perché l’energia è cosmica e ci unisce, a volte indipendentemente dalla nostra apparente volontà.
Così una ex giornalista divenuta scrittrice, per poi approdare al design e alla scultura, diventa amica di una decoratrice, diventata pittrice di onde e insieme decidono di cavalcare l’onda creativa per una nuova avventura. In due si viaggia bene, ma in tre è ancora più stimolante, soprattutto se la terza creativa, viene dall’architettura ed ha abbandonato piante, prospetti e ristrutturazioni, per inseguire la sua passione per il metacrilato, materiale simile al plexiglass, con cui realizza gioielli e suggestive sculture.
Loro sono Monica Stori, Susanna Montagna e Laura Mustacciuoli, tre donne che hanno cambiato la loro vita per inseguire un sogno…
E questo sogno è oggi una mostra dal titolo appunto “L’onda creativa”, un’esposizione in cui potrete ammirare le tele di Susanna Montagna, in cui le sue Onde materiche ci fanno dimenticare il tempo e valorizzare al meglio l’istante, i mobili di design e le sculture in ferro di Monica Stori, così come le creazioni di Laura Mustacciuoli, che usa sapientemente il metacrilato, per dar vita ad oggetti, su cui la luce sembra giocare a nascondino con i colori, in un rimando di riflessi, che cambiano secondo l’ora del giorno.